I prestiti ipotecari sono un tipo di finanziamento che viene erogato grazie alla sottoscrizione di un’ipoteca su un’immobile di proprietà, al fine dunque di ottenere uno specifico capitale che non potrebbe essere concesso altrimenti con un tradizionale prestito personale, dato che la garanzia costituita dall’ipoteca sull’immobile permette alla finanziaria di erogare una somma di denaro anche elevata, ma comunque sempre inferiore al valore effettivo dell’immobile, rientrando di diritto nella tipologia dei finanziamenti personali spettanti ai privati.
Di conseguenza mentre i tradizionali prestiti personali consentono l’accesso a somme fino ai 30-50.000 euro, con un prestito ipotecario si può arrivare anche a 75.000 euro, laddove l’importo del prestito erogato non può in alcun modo superare l’80% del valore dell’immobile di proprietà. Un prestito ipotecario è innanzitutto un prestito non finalizzato, dato che la richiesta della somma di denaro non necessità di alcuna finalità specifica, con un vantaggioso piano di ammortamento la cui durata può oscillare tra i 5 e i 25 anni rivolto soprattutto a quelli che vengono considerati cattivi pagatori, a cui può essere concesso tranquillamente il prestito grazie all’ipoteca sull’immobile che costituisce una garanzia che va al di là della propria credibilità come pagatore. Precisando che la sottoscrizione di un’ipoteca su un’immobile non toglierà la proprietà sul bene che costituisce solo una garanzia di risarcimento in caso di insolvenza da parte del richiedente.
Per richiedere un prestito ipotecario occorre però comunque dimostrare che ci sia un’entrata fissa che renda il reddito mensile stabile, sicuro e continuativo, dato che l’interesse maggiore della finanziaria non è tanto avviare una procedura giuridica per espropriare l’abitazione ma che l’importo delle rate del debito vengano rimborsate nei tempi stabiliti. Dopo aver esaminato se ci siano le condizioni necessarie per concedere il prestito ipotecario, il richiedente dovrà aspettare tra i 20 e i 30 giorni prima di ricevere una risposta. Una delle forze del prestito ipotecario sta nelle sue diverse tipologie che tengono conto delle varie condizioni economiche di pensionati e disoccupati che però hanno come un’unica garanzia un’immobile di proprietà.
Queste tipologie di prestito sono sostenute da numerosi istituti finanziari con formule più o meno simili e tra queste si distinguono il prestito vitalizio, il tipico mutuo casa e il mutuo liquidità. La prima tipologia è una forma di credito che regolarmente viene concessa a tutti coloro che superanno i 65 anni di età e sono dunque titolari di un bene immobile, che decidono così di ricavarne due sostanziali vantaggi che lo differenziano dai prestiti personali tradizionali, e cioè il pagamento di una sola rata che comprende l’importo totale complessivo dovuto che verrà liquidato solo al momento del decesso del soggetto richiedente, acquisendolo dalla proprietà dell’immobile presentata come garanzia. La seconda tipologia di prestito ipotecario è il tipico mutuo casa laddove il richiedente riceve la somma del capitale richiesto in un’unica soluzione che verrà così accreditata nel proprio conto corrente bancario, e la restituirà in base ad un piano di ammortamento stabilito in fase di sottoscrizione del contratto con delle rate che saranno dilazionate nel tempo.
La terza tipologia e cioè il mutuo liquidità, è una forma di credito che viene concessa a coloro che non possiedono una situazione lavorativa stabile ma che comunque sono titolari di un’immobile e che dunque necessitano di un prestito. Questo tipo di prestito è molto diffuso tra coloro che vogliono aprire un’attività laddove la loro condizione lavorativa non è influente sull’erogazione della somma desiderata, dato che l’ipoteca sull’immobile di proprietà è l’unica garanzia richiesta dalla banca. Per cui basta avere un conto corrente presso l’istituto bancario in cui si richiede il prestito e soprattutto che non abbia un’età che superi i 75 anni.