I prestiti con cambiali sono una particolare forma di credito che permette di ricevere una data somma riducendo notevolmente le tempistiche di erogazione della stessa, tant’è vero che rientrano nella categoria dei prestiti veloci dato che il capitale richiesto può essere erogato dalle 24 ore ai 3 giorni. Per questa ragione i prestiti con cambiali sono spesso consigliati a coloro che hanno l’urgenza di una determinata liquidità perché impossibilitati in quel momento a pagare le rate mensili di un finanziamento precedente, con il rischio di dover pagare delle penali molte salati oltre all’eventuale pignoramento del loro bene.
Ragion per cui i prestiti con cambiali sono erogati tramite una sola condizione, e cioè che la garanzia da presentare è la firma della cambiale che permetterà poi all’istituto finanziario di recuperare la somma elargita. Di conseguenza con i prestiti con cambiali le rate mensili diventano le cambiali stesse che in questo modo si trasformano in una forma di pagamento che servirà alla banca per riscattare il debito contratto. In siffatto contesto la cambiale diventa in questo modo il mezzo di rimborso del finanziamento come potrebbero essere le rate mensili, ed è una misura di precauzione da parte degli istituti finanziari che in caso d’insolvenza da parte del richiedente possono tranquillamente avanzare delle procedure di pignoramento dei beni. Ai fini della sottoscrizione di un prestito con cambiale occorre necessariamente verificare che la cambiale sia regolarizzata con l’imposta di bollo, perché senza di essa l’istituto bancario non può avanzare in nessun modo azioni espropriative dei beni del richiedente che ha emesso una cambiale non coperta nel caso in cui si trovi impossibilitato a pagare l’importo mensile previsto. Dopodiché sarà molto importante pianificare insieme alla banca il piano di ammortamento che di regola dovrebbe oscillare tra i 12 ai 120 mesi a seconda dell’analisi della situazione finanziaria del richiedente, in modo che si garantiscono delle rate mensili flessibili all’interno di un piano di rimborsi più dilatato nel tempo.
Per quanto riguarda la documentazione che deve essere presentata per riuscire ad ottenere un prestito con cambiali, essa è costituita da una parte di atti e dichiarazioni che sono comuni a molti altri tipi di finanziamento come il contratto di lavoro, il certificato di reddito per soggetti senza busta paga, la carta d’identità in corso di validità e il codice fiscale e dall’altra da certificati che attestano la presenza di beni che si sottopongono a garanzia con la firma sulle cambiali. Ovviamente a seconda del tipo di contratto o della tipologia lavorativa del richiedente la documentazione richiesta può variare, ragion per cui proviamo ad analizzare tutte le categorie di richiedenti al prestito con cambiale:
- Ai LAVORATORI DIPENDENTI: è richiesta la busta paga e il TFR. Per quanto riguarda le rate mensili con cambiali si propone una rata cedibile del 30% dello stipendio al netto.
- Ai LAVORATORI AUTONOMI CON BUSTA PAGA: è richiesta la dichiarazione dei redditi ma anche la polizza assicurativa sulla vita. Per quanto riguarda le rate mensili con cambiali si propone una rata personalizzata a tasso fisso.
- Ai PENSIONATI: è richiesto un certificato INPS. Per quanto riguarda le rate mensili con cambiali si propone una rata personalizzata
Uno dei vantaggi di questo tipo di prestito con cambiale è che possono richiederlo anche i protestati e quindi coloro che rientrano nelle liste dei soggetti segnalati Crif, a patto che la loro richiesta sia accompagnata da una serie di garanzie maggiori. Di conseguenza pur garantendo a tutte le tipologie di contratto professionale un tasso fisso, se i dipendenti protestati devono presentare solamente la busta paga e i cattivi pagatori essere accompagnati da un garante, sorte diversa per i lavoratori autonomi protestati che devono presentare tutti i documenti possibili: dalla busta paga alla polizza assicurativa, dal garante al certificato di proprietà dell’immobile.