Chi non ha mai immaginato di poter scommettere su un evento sportivo sapendo in anticipo il risultato dello stesso ed eventualmente incassando somme milionarie ? Qualcosa del genere, frequentemente utilizzata sul al mercato della finanza, riguarda l’Insider trading, ovvero la compravendita di titoli, che possono essere azioni, obbligazioni, o derivati di una determinata società da parte di soggetti che, ricoprendo dei ruoli importanti nella stessa, hanno accesso ad informazioni riservate particolarmente importanti, in grado di influenzare le vendite e l’acquisto di questi particolari titoli, permettendo così investimenti sicuri, ovviamente in base alle fonti di notizie o di personaggi particolarmente fidati. Simili informazioni è chiaro che per la loro natura, permettono ai soggetti che ne fanno uso di posizionarsi su un piano nettamente privilegiato rispetto ad altri investitori dello stesso mercato, infatti in questo senso si parla direttamente anche di asimmetria informativa.
Ma è possibile effettuare queste procedure in Italia ? L’insider trading in senso stretto è per questo considerato reato, e come il calcioscommesse ultimamente ha dato esempio, non sono mancati dei veri e propri pilotaggi in merito a gare di appalto e bandi, che casualmente venivano assegnati a determinate ditte o aziende che rilanciavano di appena un euro sopra la quota massima stabilita o offerta per quel determinato tipo di servizio, o di eventi sportivi. Quindi, cosa è possibile fare ? La negoziazione di titoli da parte di insiders è possibile ma solo se non basata su informazioni privilegiate: tale pratica, è considerata infatti legale ma è soggetta a verifiche da appositi organi di controllo come il CONSOB in Italia.