La normativa vigente consente a qualsiasi cittadino, con determinati requisiti, di richiedere dei prestiti personali non finalizzati, secondo il D.Lgs121/2010 che recepisce una direttiva comunitaria ( 2008/48/Ce) in cui si stabiliscono le caratteristiche di questa particolare tipologia di credito che le famiglie richiedono per finanziare qualsiasi tipo di acquisto. Il debito pubblico ormai ci impedisce di comprare auto, moto, veicoli, finanziare studi o viaggi, o qualsiasi cosa che bene o male rientri in una somma di circa 30mila euro, che è il massimale previsto dalla maggior parte degli istituti di credito per questa particolare tipologia di prestiti. Il vantaggio sta nel fatto che si ha liquidità da spendere in totale libertà, senza dover giustificare l’utilizzo che si vorrà fare della somma ricevuta.
Solitamente il termine di rimborso delle rate va da un minimo di 12 mesi ad un massimo di 120 mesi ( 10 anni), ed ovviamente le condizioni economiche richieste dagli istituti di credito per la concessione dei prestiti personali, sono il rimborso a rate mensili costanti, quindi di pari importo ogni mese, il tasso di interesse fisso e la restituzione della quota capitale e degli interessi tramite addebito in conto corrente o pagamento su bollettino postale. Per quanto riguarda le garanzie solitamente non viene chiesto qualcosa di reale (ovvero diritti di pegno o ipoteca su beni di proprietà del richiedente), tuttavia, per determinate situazioni, il creditore potrà richiedere la cambializzazione delle rate, oppure un’unica cambiale, in grado di garantire una parte o l’intero ammontare erogato.