L’erogazione di un prestito personale viene rifiutata quando: la documentazione evidenzia una “capacità di rimborso” non sufficiente da parte del richiedente, siano in essere altri contratti di finanziamento. Un altro motivo che può portare ad una risposta negativa da parte dell’ente in questione è la presenza di ipotetici debiti insoluti o note negative da parte di un’altro istituto sulla tempistica di pagamento (il cattivo pagatore).
Se delle volte ci può sembrare di aver ricevuto una risposta negativa completamente fuori luogo ed azzardata, può essere in realtà, che l’istituto di finanziamento abbia avuto i suoi buoni motivi. Se sono già presenti diversi contratti di prestito personale a nome di una stessa persona, concederne un’altro potrebbe significare mettere tutti in una condizione di totale incapacità. Quando si ha bisogno di soldi nel minor tempo possibile, si ricercano dei prestiti personali veloci spesso non stiamo a guardare quali possono essere realmente i debiti che ci graveranno sulle spalle.
La banca cerca di tutelare se stessa e noi da una possibile mancanza di liquidità, impedendoci di investire più di un terzo del nostro reddito mensile in rate e debiti. Le banche stanno molto attenti a tutti i pro ed i contro prima di stipulare un simile contratto con un cliente. Se la percentuale di rischio è troppo elevata, è chiaro che il finanziamento non verrà lasciato. Se una banca od un ente erogatore non vi concede il prestito, non vuol dire che non possiate trovare una soluzione altrove. Questi istituti si basano su delle regole standad, ma con delle varianti che le fanno essere l’una diversa dall’altra, al fine di poter soddisfare tutti (o quasi).