Prima di assicurare una moto bisogna porsi una serie di domande: per quanti mesi si usa il mezzo? Che tipo di moto si vuole assicurare? Esistono infatti polizze sospendibili, polizze temporanee e polizze specifiche per moto d’epoca. Il secondo punto da valutare è l’importo del premio assicurativo. Solitamente, la moto non è l’unico mezzo di cui si dispone e la polizza risulta nella stragrande maggioranza dei casi la seconda RC a carico dello stesso intestatario.
Il primo passo da fare è comparare le varie proposte delle compagnie assicurative. Richiedere i preventivi assicurazione moto ConTe, per esempio, consente di farsi un’idea più circostanziata dell’importo dei premi assicurativi.
Per firmare un contratto in tranquillità è bene comunque approfondire l’argomento RC Moto.
Sconti fedeltà e polizze con unico guidatore
Prima di stipulare la RC Moto, bisogna sempre verificare la possibilità di ottenere sconti fedeltà dalla compagnia assicurativa con cui è stata sottoscritta la RC Auto. Spesso, infatti, le compagnie applicano dei costi più bassi ai propri clienti abituali.
Per ottenere un ulteriore risparmio si può scegliere l’opzione unico guidatore nel contratto assicurativo.
Questa opzione permette di ottenere una certa riduzione sul premio. Ci sono però delle limitazioni: è possibile stipulare questa polizza solo quando il proprietario del veicolo è anche il conducente del veicolo.
Prima di optare per il guidatore unico, va considerato con attenzione un aspetto. Se la moto è vittima di un incidente e il conducente non è l’intestatario della polizza, possono verificarsi dei seri problemi. La compagnia cioè può rivalersi per cifre anche abbastanza alte. Attualmente esistono tre modalità di rivalsa: parziale, proporzionale e totale.
La rivalsa parziale viene applicata quando la compagnia riconosce che l’intestatario della polizza e corresponsabile dell’incidente. In questo caso, l’assicurato dovrà corrispondere una parte elevata del risarcimento per i danni causati a terzi.
La rivalsa proporzionale, invece, prevede un pagamento dei danni pro quota. Se per esempio la guida libera costa il 25% in più della guida esclusiva, la compagnia assicurativa corrisponde un risarcimento pari al 75% dei danni provocati a terzi. Infine, la rivalsa totale stabilisce che l’assicurato paghi l’intera somma dovuta per il risarcimento dei danni causati a terzi.
Le classi di merito
La legge 40 del 2007 consente di beneficiare della classe di merito di un’altra vettura dello stesso nucleo familiare e può essere applicata anche alle moto. Se il veicolo a due ruote viene assicurato per la prima volta, si può usare la stessa classe di merito di un altro veicolo intestato all’assicurato oppure la stessa classe di merito di un familiare convivente. Per la definizione della classe, viene utilizzato l’ultimo attestato di rischio del veicolo già assicurato.
Se si stipula la RC Moto presso la compagnia assicuratrice della propria auto, si può ottenere la stessa classe interna attribuita alla vettura. Le classi interne vengono stabilite dalle singole compagnie assicurative e sono diverse dalle 18 classi di merito universali decise dalla legge. In genere, le classi interne presentano una serie di vantaggi aggiuntivi. Ottenere dunque la stessa classe della propria auto già assicurata potrebbe risultare positivo dal punto di vista economico.
Garanzia infortuni conducente
Quando si stipula una polizza moto è consigliabile attivare la garanzia infortuni conducente. I motociclisti sono più soggetti agli incidenti rispetto agli automobilisti. La garanzia infortuni conducente permette di ottenere un risarcimento assicurativo in caso di danni fisici subiti dal guidatore. Si tratta di una polizza nata proprio per tutelare l’unico soggetto non coperto dall’assicurazione in caso di incidenti con colpa. La polizza fa riferimento ad una precisa tabella tariffaria redatta in sede di stipula del contratto e caratterizzata da un massimale variabile, da scegliere tra quelli proposti dalla compagnia assicurativa.