Il diritto d’autore nel 2016 ha presentato svolte interessanti sia sotto il profilo giuridico che sotto quello comunicativo. Nell’era digitale di internet nascono problemi un tempo poco noti o addirittura inesistenti, controversie prima non riconosciute e complessi sistemi di attribuzione della paternità di un prodotto sviluppatisi solamente negli ultimi anni.
Sia che si tratti di un’opera letteraria, grafica, multimediale o la più nota e comune canzone, è molto semplice subire violazioni e abusi nel mondo di internet da parte di persone che, consciamente o inconsciamente, riproducono e diffondono tale materiale sulla rete.
Muoversi in questo settore può essere particolarmente complesso specialmente se non si è avvezzi ad a gestire situazioni di questo genere. E’ così che decisioni sbagliate o interventi tardivi possono portare a perdite economiche anche ingenti o a situazioni giuridiche non chiare.
La diffusione di Internet ha di fatto diffuso in maniera solitamente non controllata e indiscriminata una quantità incredibile di testi, immagini e video liberalmente riprodotti, spesso senza alcuna verifica sui diritto d’utilizzo e sulla paternità dei contenuti.
Il più semplice dei CTRL C -> CTRL V, comunemente diffuso e utilizzato nella redazione di contenuti per il WEB e dal WEB è diventato così fautore di giornaliere e comunissime violazioni di copyright, rendendo così il diritto d’autore un diritto difficilmente difendibile, rispettabile e soprattutto comprensibile dalla maggior parte degli utenti di Internet.
E’ in questo marasma di diritti e doveri che si inseriscono nuove leggi, cavilli e regolamenti nel 2016, un anno che come i suoi precedenti non fa altro che incrementare e gonfiare il gran numero di norme che trattano l’argomento e, di fatto, complicarne la comprensione per una persona non addetta ai lavori. In questo contesto risulta fondamentale rivolgersi a professionisti del settore, ovvero avvocati esperti nel diritto d’autore e nelle violazioni del copyright che siano in grado di tutelare, orientare e guidare il comune cittadino in questo complesso sistema.
Il diritto informatico nel 2016 è materia assai complessa e insidiosa che si va sempre più ampliando in base alle ultime leggi in materia di privacy e cookie policy, rendendo così molto difficile la difesa della propria privacy, identità, prodotti e servizi in un mondo, quello online, dove cookie, js e programmi conto-terzi sono alla continua ricerca di dati da memorizzare, catalogare e spesso copiare e riprodurre agli unici fini di un guadagno diretto e/o pubblicitario. L’aggravante dei circuiti peer to peer ha complicato il sistema rendendo necessaria una conoscenza approfondita del settore nell’ottica della risoluzione dei problemi più comuni.
Il diritto d’autore in Italia è disciplinato fondamentalmente da un’unica complessa legge, quella del 22 aprile 1941 n.633. Ad essa si aggiunge anche l’articolo numero 2575 del Codice Civile. Nel loro complesso queste legislazioni normano la protezione del diritto d’autore e di tutti i diritti connessi al suo esercizio. Ogni paese è però soggetto ad una normativa differente, ciò che è valido in Italia potrebbe quindi non esserlo negli Stati Uniti o per esempio in Francia. Da qui la necessità di conoscere precisamente non solo la legislazione italiana ma anche quella internazionale in fatto di diritto d’autore.