Di certo in molti si staranno chiedendo cosa siano gli indicatori forex. L’ambito in cui troviamo tutto ciò che è inerente a questo tipo di indicatori è quello economico, e in particolare il mercato e i vasti e diversissimi trend dei valori che lo compongono. In questo articolo cercheremo, per quanto sarà possibile farlo, di spiegare cosa siano questi elementi senza scendere eccessivamente nel dettaglio sulla loro spiegazione, ma cercheremo di far capire la loro utilità anche alle persone meno abbiette al campo economico.
COSA SONO GLI INDICATORI FOREX
Si tratta di indicatori che vengono utilizzati per fare una previsione su quale possa essere l’andamento delle valute economiche sul mercato cosi da poter scegliere in anticipo una strategia vincente. Possono essere usati per effettuare due tipologie di analisi: una tecnica e una fondamentale. Con la prima tipologia, che è la più facile e immediata da effettuare per i principianti, viene studiata l’applicazione di questi indicatori nei grafici. Con la seconda, invece, essi risultano essere molto utili per prevedere la strategia migliore nei movimenti economici di un paese all’interno di uno studio delle notizie di mercato.
Tra le due vogliamo soffermarci in particolare sull’analisi tecnica, la quale viene composta da tre principali indicatori forex: le bande di Bollinger, che rappresentano i limiti all’interno dei quali dovrebbe aggirarsi l’andamento dei prezzi; il MACD (acronimo di moving average convergance/divergence), che si basa sull’utilizzo di tre medie esponenziali, di cui le prime due sono quelle rappresentate nei grafici e la terza risulta essere la differenza tra le prime due. Il momento migliore in cui agire è quando queste due medie mobili si incrociano tra loro; l’RSI (acronimo di relative strenght index), infine, si concentra su una sola media mobile che determina se una coppia di valute sia in ipercomprato o in ipervenduto.
Una corretta combinazione di questi indicatori rappresenta la prima fase di una tattica economica che, se ben sviluppata, porterà inevitabilmente ad ottenere grandi risultati. Ragion per cui risulta importante conoscere, oltre a quanto già visto, anche le cinque categorie in cui questi indicatori possono essere suddivisi al di là della questione analitica: la categoria ‘trend’ si concentra sulle tendenze dei movimenti dei prezzi e aiuta a definire il mercato; quella denominata ‘momentum’ indica la forza e la debolezza di un trend registrando la velocità del prezzo in un determinato momento; la ‘volatilità’ misura l’intensità dei cambiamenti dei prezzi, restituendo un’alta volatilità in caso di forte intensità degli stessi e una bassa volatilità in caso contrario; la categoria ‘ciclica’ si incentra sulla ciclicità dei movimenti di mercato, in quanto questi ultimi sono sempre soggetti a continua ripetizione nel tempo); e l’ultima, quella di ‘volume’ controlla il livello di interesse degli investitori sul mercato. Se questo è alto, allora l’oggetto della discussione può diventare un trend, altrimenti rischia la perdita di interesse.