Se c’è un argomento a cui molti potrebbero interessarsi, è proprio quello che tratteremo oggi, investire in oro! In Italia sono pochi coloro i quali iniziano il percorso verso questa “meta” ma a livello mondiale sono davvero tantissimi gli intenditori: stiamo parlando dell’investimento in oro!
In tempi di crisi vediamo numerose pubblicità di negozi che si dedicano alla valutazione dell’oro e più c’è crisi e più l’oro ha una valutazione molto alta, quindi gli investitori si fidano più di questo metallo che non della moneta! Entriamo quindi nel vivo dell’articolo e iniziamo a spiegare la strada per quelli che vorrebbero iniziare ad investire con l’oro ma non sanno da dove iniziare.
La prima incognita da chiarire è quella del “come investire”, esistono, infatti, due metodi molto diversi:
- INVESTIMENTO ORO NON FISICO: in questo caso l’investitore non possiederà nemmeno un grammo in oro ma solo qualche pezzo di carta che attesta il fatto, si tratta in sintesi di derivati legati al prezzo del metallo. Il pregio di questo metodo è che non è richiesta la saggiatura, ma ha il difetto di essere in rischio per l’insolvenza da parte dell’emittente.
- INVESTIMENTO ORO FISICO: il metodo consiste nell’acquistare veri e propri lingotti d’oro puri (almeno del 99%) e di un peso pari a 12,5 kg. Ogni lingotto deve attraversare un processo di verifica tramite saggiatura e contenuto nel sistema ufficiale di caveau. Il pregio è quindi non andare incontro a possibili rischi di insolvenza ma ha il difetto di poter subire svalutazione in seguito a danneggiamento dei lingotti ecc…
Capiamo ora dove investire, cioè quali sono le banche che lo permettono:
- se l’oro è non fisico quasi tutte le banche ne consentono l’investimento;
- qualora fosse fisico è necessaria la presenza di caveau a regola ed è necessaria la certificazione di appartenenza al sistema. In Italia solo due banche permettono la detenzione di lingotti fisici: la Banca d’Italia e la Banca d’Etruria che assicurano i lingotti e li separano dai possedimenti altrui.