A seguito della riforma pensionistica varata dal governo Monti, è cambiata la normativa in merito all’età pensionabile ed ai requisiti per raggiungerla; vediamo cosa è stato variatoo e com’è possibile calcolare quando si andrà in pensione. Per quel che riguarda le pensioni per anzianità, per i dipendenti uomini sono richiesti 35 anni di contributi e 60 anni di età oppure 40 di contributi indipendentemente dall’età. Per le donne invece, sono richiesti 35 anni di contributi ed è possibile entrare in pensione a 57 anni, con delle penalizzazione in merito alla liquidazione.
Diversa è la situazione per i lavoratori autonomi e commercianti, a cui sono richiesti 35 anni di contributi e 62 anni di età, 63 dal 2014. Per le donne di questa categoria, 35 anni di contributi e 61 anni per il 2012, mentre per l’anno prossimo, 35 anni di contributi e 63 di età. In merito alla pensione di vecchia invece, sono richiesti 35 anni di contributi e l’età di 61 anni per i soli uomini, mentre per le donne 60 anni. Con il vecchio sistema retributivo invece, erano necessari 20 anni di contributi e 65 anni di età per gli uomini e 60 anni per le donne. Vi terremo aggiornati visti i numerosi cambiamenti che il governo si appresterà a compiere per adeguarsi alle direttive europee.