Per colmare esigenze di liquidità, volte a soddisfare determinati bisogni, vengono incontra i prestiti personali concessi da istituti di credito bancari o da società finanziarie a tutti coloro che abbiano un reddito dimostrabile (CUD, 730, UnicoPF), sono i prestiti non finalizzati, cioè i prestiti non sono vincolati alla motivazione per la quale vengono richiesti. I prestiti personali vengono erogati, generalmente con accredito diretto sul c/c, direttamente al richiedente e rimborsato attraverso un piano di ammortamento a rate costanti, calcolate con applicazione di un tasso fisso. Alternativa all’accredito sul c/c è l’emissione di una assegno circolare, pratica quest’ultima poco utilizzata. L’importo massimo di erogazione pari a 30.000,00 euro mentre la durata, generalmente non supera i 10 anni. Le persone fisiche che hanno accesso ai prestiti devono avere delle caratteristiche di base, in modo da garantire solvibilità appartenendo, preferibilmente, alle seguenti categorie: lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi, pensionati.
Oltre al pagamento periodico delle rate, che può avvenire tramite l’utilizzo di bollettini di c/c postali oppure con addebito del r.i.d. sul c/c bancario e/o postale, il richiedente può optare al rimborso anticipato, anche se nella maggior parte dei casi, tale anticipazione è gravata di una penale che ammonta, generalmente, all’1% del capitale ancora da versare. Tra i vari vantaggi, che le società finanziarie offrono, vi sono in particolar modo la possibilità, in caso di necessita e con preventiva autorizzazione, di saltare la rata fino a 3 o 5 volte nell’arco temporale di ammortamento del prestito, oppure di stabilire a priori la propria rata ideale, oppure, ancora, di optare di pagare nel primo periodo delle mini rate.