Spesso i dipendenti pubblici, come qualsiasi altra categoria, che hanno bisogno di liquidità o finanziare veri e propri progetti più consistenti come la ristrutturazione o l’acquisto della casa, oltre a poter accedere al credito attraverso i canali tradizionali, facendo riferimento al prestito di società finanziarie o di Istituti di Credito (banche) a tassi più o meno convenienti, trovano, invece nel loro istituto previdenziale (INPDAP) che, data la disponibilità di fondi, un valido alleato, in quanto il prestito erogato, ai propri iscritti, è estremamente vantaggioso sia in termini di costi di istruttoria, ma ancora maggiormente in termini di tassi di interessi. Il prestito INPDAP soddisfa, appunto, larghe esigenze di credito, acquisto auto, acquisto della casa, piccoli prestiti per malattia o per matrimonio del figlio, acquisto della casa da parte di un figlio, ristrutturazione dell’immobile o altre svariate tipologie.
L’inpdap, che rappresenta l’istituto previdenziale per i dipendenti pubblici, offre, tra l’altro, ottime alternative ai prestiti tradizionali erogati dagli istituti di credito (banche) o dalle società finanziarie. Il prestito è erogato in base alla disponibilità in bilancio dell’Istituto, ma può essere erogato anche da banche che hanno stipulato un’apposita convenzione e quindi applicheranno ai dipendenti pubblici richiedenti, i tassi e le condizioni pattuite con l’inpdap. L’Inpdap possiede un proprio fondo, denominato Gestione unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali. Tale fondo viene alimentato, o meglio finanziato, con delle specifiche trattenute sullo stipendio o con le pensioni di coloro che hanno aderito volontariamente, facendone espressa richiesta con l’utilizzo di apposita modulistica. L’adesione è possibile per tutti gli iscritti all’Inpdap a fini pensionistici, ma anche a tutti i dipendenti statali e pubblici anche se iscritti ad altri istituti pensionistici.