Per i giovani che vogliono aprire una propria attività o gettarsi nel mondo dell’imprenditoria, la normativa offre la possibilità di ottenere dei prestiti d’onore, in gran parte a fondo perduto, proprio per aiutare il lancio della nuova impresa, che comporta come sappiamo dei costi di base piuttosto elevati. Se il richiedente è disposto a creare un’attività autonoma, una filiale di franchising o una micro-impresa, può sottoporre il proprio progetto ad una commissione esaminatrice che nel giro di 6 mesi acconsentirà o meno l’accesso al credito richiesto.
Le somme non possono superare i 129.000€ e generalmente partono da almeno 25.000€, per i lavoratori autonomi. Il contributo a fondo perduto non può superare i 5165€, incluse le spese per il primo anno di attività, ed il prestito è suddiviso in un 40% destinato alla restituzione per mezzo di un mutuo a tasso agevolato, e da un 60% a fondo perduto, cioè non restituibile. Solitamente nella parte inerente al fondo perduto sono inclusi i costi di apertura o di eventuali macchinari, mentre nella restante la gestione della sede con materie prime, arredamenti o attivazioni di eventuali utenze. Ciò consente ai giovani “imprenditori” di potersi lanciare nel mondo delle imprese, che con adeguate capacità, potranno fruttare consistenti somme per condurre una vita piuttosto agiata. Per ulteriori dettagli vi invitiamo a consultare la normativa che specifica tutti i requisiti e le caratteristiche del procedimento, in base ai tipi di attività da lanciare o da “intraprendere”.