Assicurazione agricola, calo del 7%

di | 3 Settembre 2015

Un calo sui 6 – 7 punti percentuali è previsto per le assicurazioni agricole. A confermarlo è il presidente di Asnacodi, l’associazione nazionale che rappresenta 65 consorzi nel nostro paese. La tendenza del ribasso è confermata da più parti ed è motivata da un notevole calo che i prodotti hanno riscontrato quest’anno. Una diminuzione che ha interessato anche la quantità di ettari dedicati alla coltivazione e delle quantità di prodotti che sono stati assicurati. Quest’anno, però, si è avuto un notevole aumento dei prodotti innovativi e del tutto nuovi. Nuove formule che, in alcuni casi, hanno portato ad una certa confusione negli agricoltori che per lungo tempo si sono trovati in una condizione di forte indecisione riguardo la scelta della polizza da utilizzare.

agricoltura

 

Anche la personalizzazione delle polizze, se da una parte ha portato ad una maggiore offerta per i clienti, dall’altro ha anche causato un certo ritardo nelle scelte da effettuare. Uno condizione di indecisione che ha portato ad un certo ritardo nella sottoscrizione delle assicurazioni. La situazione che vive il settore appare comunque in un buono stato con una notevole crescita del settore della zootecnia come del settore vitivinicolo mentre una certa flessione si registra nel settore dei seminativi. Il settore delle assicurazioni nel campo agricolo aveva registrato un vero e proprio boom nel corso del 2014 con una quantitativo di beni assicurati che hanno superato abbondantemente gli otto miliardi ad un numero di aziende che raggiunge quota 35 mila in tutta Italia.

Se nel 2014 le polizze hanno registrato un notevole crescita, quest’anno si va verso una flessione di sette punti percentuali, con una diminuzione anche dell’importo. Si stabilizzerà sui 215 milioni quest’anno il valore totale delle assicurazioni  nel settore agricolo mentre nel 2014 si era raggiunto quota 315. “In pratica – aggiunge il presidente di Asnacodi – si è sui livelli del 2013, periodo durante il quale la quota totale raggiunse i 200 milioni.

 

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