Una fotografia a luci di ombre quella che viene pubblicata nel rapporto della banca centrale americana, la Federal Reserve pubblicato ogni sei settimane. L’economia negli USA , nel corso delle ultime settimane, ha riscontrato un miglioramento costante, ma moderato. Uno dei dati che desta maggiore sorpresa riguarda, senza dubbio, il tasso di disoccupazione che negli ultimi anni è continuato a scendere. Un calo che ha comportato una certa difficoltà da parte delle compagnie americane riguardo la scelta di determinate figure professionali. Un altro punto essenziale riguarda i salari che in questi mesi hanno conosciuto una certa pressione. In una simile condizione generale i tecnici della banca centrale si dicono ottimisti sull’andamento delle condizioni dell’inflazione che si prospetta in aumento nei prossimi mesi.
Una situazione che però potrebbe avere delle modifiche frutto della svalutazione che sta vivendo lo yuan, conseguenza diretta del forte rallentamento dell’economia della Cina. Tornando alle condizioni del lavoro, l’analisi ha rilevato come in alcuni distretti si stia assistendo ad una pressione sugli stipendi che però non ha un peso rilevante sull’andamento delle assunzioni che nei prossimi mesi, secondo gli analisti, dovrebbe proseguire sulla strada della crescita, probabilmente anche in misura maggiore rispetto all’ultimo periodo. La situazione congiunturale porterà, secondo gli esperti, ad un nuovo rialzo dei tassi d’interesse da parte della Fed, un provvedimento che ormai non si vedeva dal lontano 2006.
Un altro dato di estrema importanza riguarda l’andamento del settore immobiliare che sta vivendo una situazione di crescita moderata, ma che potrebbe accelerarsi nel corso dei prossimi mesi. Le condizioni di questo settore potrebbero portare ad una lieve crescita dei tassi di interesse sui mutui. Situazione diversa per il settore energetico che in questo periodo sta vivendo una situazione di leggera sofferenza per le condizioni generali per colpa dei prezzi energetici che da tempo risultano in continuo calo che ha portato giù anche la domanda di macchinari.