I prestiti a dipendenti, sono quelli più appetibili per le varie società finanziarie ed istituti di credito, perché offrono con le loro entrate fisse e certe una garanzia alla solvibilità e quindi al pieno rispetto delle scadenze, evitando spiacevoli insolvenza. Requisito principe sarà, quasi sempre, quello di non essere iscritto nel registro dei cattivi pagatori (CRIF), quindi di non aver avuto protesti o insolvenze pregresse. I prestiti concessi a dipendenti, vengono classificati in varie macroaree:
- prestiti a dipendenti privati, che sono quelli concessi a chi lavora in piccole realtà aziendali ditte o piccole società, oppure a chi lavora in grandi imprese srl, spa, sapa;
- prestiti a dipendenti pubblici, sono quelli concessi a coloro che lavora presso gli enti pubblici, comuni, province, regioni, enti statali.
Tali prestiti possono essere sia finalizzati, che non finalizzati. Tra i primi rientrano quelli concessi per acquisto di auto, elettrodomestici, pc o qualsiasi altro bene specifico; i secondi sono quelli concessi per liquidità e di cui il richiedente può beneficiare utilizzandolo come meglio crede. Ottenere un prestito a dipendente è una procedura abbastanza semplice, se non si trattano di importi elevati dove viene chiesta qualche ulteriore garanzia, nella generalità dei casi viene chiesta l’ultima busta paga ed un documento attestante il reddito dell’anno precedente (CUD, 730, modello Unico). Finita la breve fase di istruttoria anche l’erogazione è abbastanza celere, tutta l’operazione si chiude in non più 2 o 3 giorni, ed avviene tramite un bonifico bancario o l’emissione di assegno circolare inviato all’indirizzo del richiedente.