I prestiti tra privati, nati in Inghilterra e molto diffusi negli Stati Uniti, stanno prendendo sempre più piede anche in Italia vengono definiti anche prestiti peer to peer e sono una forma di social lending. I prestiti tra privati si realizzano con l’ausilio di alcune piattaforme virtuali, come Zopa e Boober, che svolgono essenzialmente una funzione di intermediari tra domanda e offerta, mettendo in contatto in forma anonima i richiedenti e gli investitori; i richiedenti stabiliranno l’importo del finanziamento, la durata e il tasso di interesse, mentre gli investitori potranno scegliere su quale finanziamento investire in base alle suddette condizioni e all’indicatore di rischio assegnato ai vari richiedenti. I vantaggi economici sono dati dalla completa eliminazione dell’intermediazione bancaria, l’unico svantaggio è costituito dal fatto che il fisco favorisce nettamente i prestiti bancari e attraverso finanziarie rispetto a quelli tra privati, impedendo ai richiedenti la detrazione degli interessi passivi, comunque i prestiti fra privati restano i più convenienti.
Una tipologia di prestiti tra privati è quello con l’utilizzo di cambiali e rappresentano finanziamenti che due persone fisiche stipulano, con la garanzia della cambiale (che rappresenta un titolo a garanzia esecutivo) in favore del creditore. Si tratta di una forma a lungo utilizzata in passato infatti negli ultimi anni tale tipologia è andata diminuendo. Malgrado sembri un metodo antiquato per l’ottenimento di un finanziamento, in molte realtà esso rappresenta un’alternativa obbligata per garantirsi liquidità. Ciò può avvenire, quando le banche e le finanziarie negano finanziamenti reputando il richiedente soggetto con basse garanzie.