Esistono varie situazione in cui contribuente può trovarsi in uno stato di credito nei confronti del fisco, e i motivi possono essere i più svariati. Tra i casi più comuni ci sono per esempio il versamento sbagliato di imposte non dovute, oppure un versamento eccessivo rispetto all’effettivo importo. In casi come questi si può fare domanda di rimborso attraverso la dichiarazione dei redditi, utilizzando quindi il modello 730, il modello Unico, oppure una specifica domanda. Per poter presentare istanza di rimborso esistono dei termini di scadenza che, una volta superati, non permettono più il rimborso. Questi termini sono 48 mesi per le imposte sui redditi, per i versamenti diretti, per le ritenute operate dal sostituto d’imposta e per le ritenute dirette operate dallo Stato. Per le imposte indirette invece il termine è di 36 mesi. L’istanza di rimborso, redatta in carta semplice, deve essere presentata presso l’ufficio dell’Agenzia delle Entrate competente e deve riportare i motivi secondo cui si ritiene di aver diritto a un rimborso. Oltre alla richiesta devono essere presentate le distinte dei versamenti eseguiti.
Dopo aver fatto domanda di rimborso essa può essere accolta, può essere respinta, oppure può verificarsi il caso di mancata risposta da parte dell’ufficio. Se la domanda viene accolta, ‘Agenzia delle Entrate deve accreditare l’importo. Coloro che vogliono ottenere l’accredito dei rimborsi fiscali sul conto corrente possono farne richiesta in qualsiasi momento, attraverso il relativo modello. Sottolineiamo un fatto di fondamentale importanza: il beneficiario del rimborso deve coincidere con l’intestatario del conto corrente altrimenti il rimborso non può essere accreditato. Nel caso in cui non siano state comunicate all’Agenzia delle Entrate le coordinate del proprio conto corrente, il rimborso viene erogato secondo le seguenti modalità:
- per gli importi fino a 1.549,37 euro il contribuente riceve un invito a presentarsi in un qualsiasi ufficio per riscuotere il rimborso in contanti;
- per gli importi che vanno dai 1.549,37 euro fino ai 51.645,69 euro al contribuente arriva un invito a comunicare le coordinate del proprio conto corrente e un modello da compilare e consegnare a un ufficio postale. Se il modello non viene consegnato oppure non vengono fornite le coordinate del proprio conto, il rimborso viene effettuato attraverso l’emissione di un vaglia della Banca d’Italia;
- per gli importi superiori a 51.645,69 euro, e per i rimborsi di soli interessi di qualsiasi importo, la restituzione avviene solo per mezzo di un accredito su conto corrente.