Per poter individuare i titoli più allettanti in un listino borsistico bisogna predisporre di un metodo che ci permetta di effettuare un’adeguata comparazione. Sono due i principali approcci al mercato: l’analisi tecnica e l’analisi fondamentale. L’analisi fondamentale consiste nell’esaminare i dati patrimoniali e i dati reddituali di uno strumento finanziario, e nel controllare se questo ha un prezzo di mercato che corrisponde con quanto è stato stimato. Gli affari sono possibili nel caso in cui il prezzo fissato dal listino sia inferiore rispetto a quanto calcolato durante l’analisi. L’analisi tecnica invece fa uso di strumenti matematici e statistici utilizzati per prevedere l’andamento di un titolo finanziario o di un indice per poterne ricavare profitto per l’utilizzatore. Cercando di spiegarlo in parole piuttosto semplici, l’analisi tecnica è quell’insieme di regole, tecniche e strumenti che si pongono come obiettivo la previsione di possibili scenari di evoluzione dei mercati partendo dalla base dell’osservazione dei prezzi.
L’analisi tecnica presenta anche delle fondamenta psicologiche. Il presupposto dell’analisi tecnica infatti, è che tutti gli attori di mercato, in determinate situazioni, si comportino allo stesso modo, generando in questa maniera un sistema che presenta buone possibilità di generare profitti. Ovviamente nella realtà non è mai possibile avere la certezza matematica che possa garantire che ad ogni azione corrisponda sempre la stessa medesima reazione, però, secondo l’analisi tecnica è piuttosto probabile che ciò avvenga. Un altro elemento da tenere in considerazione per poter guadagnare in borsa è l’orizzonte temporale dell’investimento. Esso si distingue tra breve periodo, medio periodo e lungo periodo. Il breve periodo riguarda investimenti che vanno solitamente da alcuni secondi fino ad un massimo di una settimana, il medio periodo riguarda investimenti che rientrano in orizzonti temporali di massimo un anno, e il lungo periodo invece riguarda investimenti che superano l’anno.