Al giorno d’oggi, con la crisi, non tutti posso permettersi di fare grossi investimenti, però a tutti piacerebbe guadagnare soldi con gli investimenti, quindi ecco alcuni consigli su come investire 50 euro. Anche cinquanta euro possono rappresentare un buon punto di partenza per un investimento importante. Con questa cifra è possibile investire in azioni, attraverso l’acquisto di dividendi dai Piani di Reinvestimento o degli stock dai Piani di acquisto, anche con questi sistemi se la fortuna è dalle nostre parti, so possono ottenere cifre importanti.
In questo campo l’investimento minimo ammonta appunto a cinquanta euro; bisogna però utilizzare sempre le versioni che non hanno costi di transazione. Per una cifra del genere, inoltre, risulta caldamente sconsigliato non rivolgersi ai broker. Per quanto riguarda i Piani di Reinvestimento sarà possibile partecipare solo nel caso si possegga una quota dello stock di compagnia ed i ricavi consisteranno in azioni e mai sotto forma di denaro reale.
Se non vi piace questa soluzione è possibile provare a di investire i vostri cinquanta euro sui fondi mutuabili con soglia di acquisto minimo. La somma da investire sarà inizialmente di cinquanta euro, ma quasi sempre si dovrà firmare un apposito contratto che implica un prelievo di uno quota fissa dal conto corrente da utilizzare per l’acquisto ogni mese di titoli che comporranno il portafoglio azionario.
Per investire 50 €, le azioni, con tutti i rischi e le spese del caso, costituiscono uno dei modi migliori per ottenere un buon margine di guadagno in poco tempo. Con un colpo di fortuna, infatti, sarà possibile moltiplicare i propri soldi investiti. E’ utile chiarire che cinquanta euro è comunque una cifra molto piccola per sperare di vedere guadagni elevati. Uno dei modi “sicuri” per investire una piccola somma come appunto cinquanta euro è quella di aprire un conto corrente postale oppure utilizzarli per acquistare francobolli oppure dei fumetti, magari di recente emissione e sperare che con gli anni possano diventare pezzi di collezione e quindi molto appetiti sul mercato. Naturalmente si tratta di investimenti a lungo, anzi a lunghissimo termine e non è detto che quei determinato “pezzi” in nostro possesso diventino notevolmente ricercati; tutto sta nella fortuna di chi investe.