La figura del lavoratore autonomo non è più un aspirazione così lontana, come forse lo era fino a qualche anno fa. Se prima l’unico modo per mettersi in proprio era quello di investire una bella somma di denaro per avviare l’attività, oggi vi sono numerosi modi per lavorare indisturbati appoggiandosi a delle strutture ben più grandi e già consolidate nel mondo del lavoro. Una ditta che tiene solo lavoratori autonomi (quindi possessori di partita iva), collaboratori fissi ed occasionali, ridurrà a zero il fattore “contributi” addossando le spese unicamente al professionista delegato al lavoro. Una professione del genere può avere molti vantaggi, in primis quello di poter guadagnare delle cifre neppure immaginabili se fosse presente un normale contratto di lavoro tra dipendente e datore di lavoro. Ma ciò che davvero conta, quello che lo fa essere oggi il lavoro più ricercato, è il fatto che non vi sono altri sbocchi di guadagno se non quello di “inventarsi un lavoro” (nei limiti del legale si intende).
Il mercato vacilla ogni giorno di più, le sicurezze di trovare lavoro con dei contratti a tempo intederminato sono ormai solo utopie e il cittadino cerca in qualche modo di avere delle entrate sufficenti per mantenere uno stile di vita adatto alle sue esigenze. I lavori autonomi più attivi sul mercato sono il recupero crediti e le varie agenzie assicurative, vendita di prodotti per la cura della persona, della casa, degli animali domestici e tutto ciò che può essere monetizzato mediante un rapporto diretto con la clientela. Aprire una partita iva può essere poco conveniente, ma quello che non tutti sanno è che, se la soglia di 5.000 euro annuali di entrate non viene superata, si rientra nella categoria di “prestazioni occasionali”. Superato il tetto massimo, va da se che aprire una partita iva non è più un problema o comunque lo è in maniera nettamente inferiore.