Quando arriva il momento di pagare la bolletta elettrica, del totale che noi paghiamo, solo un po’ più della metà del totale, circa il 59,5%, è ciò che spendiamo realmente per l’energia elettrica ossia ciò che spendiamo per il reale acquisto dell’energia elettrica, comprensivo delle perdite sulle reti di trasmissione e di distribuzione. E il resto dell’importo che paghiamo a cosa è dovuto e dove va a finire? Analizziamo di seguito le principali voci che rendono la nostra bolletta un po’ più salata.
- Servizi di rete. Ovvero le tariffe di trasporto, distribuzione e misura dell’energia elettrica. Questi costituiscono circa il 14,0% della spesa totale.
- Oneri di sistema. Previsti per legge, costituiscono circa il 13,0% della spesa totale.
- Imposte nazionali. Sono pari al 13,5% della spesa totale.
Analizzando più nel dettaglio le varie voci possiamo inoltre scoprire che:
- I regimi tariffari speciali per la società Ferrovie dello Stato costituiscono una spesa pari a 1,15 euro all’anno.
- Gli oneri per la messa in sicurezza del nucleare e compensazioni territoriali costituiscono una spesa pari a 1,81 euro all’anno.
- Le compensazioni per le imprese elettriche minori costituiscono una spesa pari a 0,86 euro all’anno.
- Il sostegno alla ricerca di sistema costituisce una spesa pari a 0,32 euro all’anno.
- La copertura del bonus elettrico costituisce una spesa pari a 0,19 euro all’anno.
- La promozione dell’efficienza energetica costituisce una spesa pari a 1,92 euro all’anno.
- Gli incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate di questi, l’ 86,8% sono attribuibili alle fonti rinnovabili e il 13,2% alle assimilate.
Specifichiamo inoltre che a fine aprile 2012 si è verificato un aumento della bolletta dovuto al finanziamento diretto delle fonti rinnovabili elettriche e assimilate. Per questa ragione da maggio 2012 la spesa totale annua media è pari a 515 euro annuo invece dei precedenti 494 euro.