Una serie di avvenimenti hanno radicalmente cambiato l’agenda del governo Rezni riguarda la riforma delle pensioni. Un rinvio che ha seccato notevolmente i rappresentanti sindacali che hanno puntato il dito contro il mancato adeguamento del sistema pensionistico per gli esodati. Una nuova stretta sembra che arriverà per le donne che per l’anno prossimo vedranno la loro età pensionabile aumentare notevolmente. Si tratta di un anno e 10 mesi il periodo di allungamento per le donne del settore privato che ora dovranno lavorare fino all’età minima di 65 anni e 7 mesi, contro i 63,9 previsti nel 2015. Quello che emerge dai dati pubblicati è che l’età con la quale le donne nel nostro paese del settore privato sarà la più alta di tutti i paesi europei. E’ di due anni più alta, infatti, l’età pensionabile per le donne italiane.
Un aumento che continuerà senza soste nel periodo che va dal 2014 al 2020, sei anni nei quali aumenterà superando notevolmente la media europea con quattro anni in più rispetto agli attuali. Discorso molto simile per quanto riguarda gli uomini che in questo periodo vedranno l’età pensionabile crescere, nell’intervallo che va dal 2013 e 2020, di tre anni. Anche per quanto riguarda gli uomini si tratta di un vero e proprio record rispetto a tutti gli altri paesi in Europa con ben tre anni in più.
E’ importante notare come nel prossimo futuro, se non ci saranno provvedimenti in merito, l’Italia risulterà uno dei paesi con il sistema pensionistico più austero del mondo. Una serie di aggiustamenti che sono state annunciate dal Governo Renzi che potrebbero prevedere l’uscita anticipata dal lavoro, a patto che il lavoratore paghi a proprie spese i contributi rimanenti. Una serie di soluzioni sono al tavolo dell’Esecutivo che dovrà scegliere anche per un taglio dell’importo nel caso di uscita anticipata, anche se l’ipotesi è già stata bocciata da più parti.