In tempi di crisi si sa, ognuno cerca in qualche modo di pagare meno e spesso si ci trova in situazioni un po’ fastidiose che potrebbero causarci problemi: stiamo parlando dell’evasione fiscale, argomento purtroppo discusso negli ultimi tempo proprio per la frequenza con cui il nostro paese cerca di imbrogliare lo Stato. Guardie di Finanza sempre in allerta davanti ai negozi per controllare il corretto svolgimento delle azioni commerciali e c’è un particolare piccolo e poco considerato ,che spesso rende possibile scoprire se un attività è lecita o meno. Stiamo parlando proprio di quel pezzettino di carta che spesso si butta nella spazzatura appena usciti dal negozio: lo scontrino fiscale.
Tutti sappiamo di cosa si tratta e a cosa serve ma pochi ne riconoscono l’importanza senza sapere che in mancanza di quello davanti ad un controllo delle guardie si rischiano multe non proprio minime! Capita l’importanza dello scontrino , entriamo nello specifico dello Scontrino fiscale manuale per capire cos’ è e quando viene utilizzato. Lo scontrino manuale è un documento che deduce il costo dei beni proprio come uno scontrino normale emesso elettronicamente, però il tipo manuale va compilato da proprietari di attività svolte nelle piazze, sulle strade, nei mercati e nelle fiere, insomma per tutti quei commercianti che non posseggono sede stabile. Anche per loro c’è quindi l’obbligo di emettere lo scontrino fiscale e, in mancanza di una cassa elettronica, devono procedere manualmente compilandone uno prestampato (lo scontrino manuale diventa obbligatorio qualora il commerciante non abbia superato, nell’anno solare precedente, le 4000 operazioni). Come in quelli normali, anche su quelli manuali sono necessarie alcune informazioni affinché si possa definire valido:
- Denominazione città,regione sociale o nome e cognome del titolare;
- Partita IVA;
- Valore corrispettivo;
- Data e ora di emissione;
- Numero progressivo dello scontrino.
I valori di ogni scontrino manuale utilizzato devono essere riportati a fine giornata nel registro dei corrispettivi. Per legge ogni attività commerciale deve quindi dare all’acquirente uno scontrino fiscale e quest’ultimo ha l’obbligo di richiederlo qualora non sia l’attività stessa a fornirlo automaticamente in modo tale da poter mostrare in sede di controlli la propria correttezza. Solo con lo scontrino il venditore è costretto a dichiarare quanto ha incassato per cui solo così si evitano le evasioni fiscali che spesso sono la rovina dell’economia!