Scopri subito come fare un’istanza di interpello, il quale permette al contribuente di conoscere l’interpretazione giuridica dell’agenzia delle entrate in merito alle operazioni fiscale di proprio interesse. Esistono varie tipologie di interpello che sono le seguenti:
L’interpello ordinario: Il contribuente deve presentare istanza alla direzione regionale di competenza. L’istanza va presentata in carta libera e può essere consegnata a mano oppure può essere spedita per posta attraverso raccomandata con ricevuta di ritorno. Il contribuente ha diritto a una risposta entro i 120 giorni successivi alla presentazione dell’istanza.
L’interpello CFC: Attraverso questa istanza il contribuente deve presentare tutta la documentazione necessaria che fornisca i motivi che presuppongono che possa essere disapplicata la normativa sulle imprese estere partecipate. Inoltre l’istanza può essere presentata anche per altri motivi come nel caso di interpello in materia di utili da partecipazione, interpello sulle plusvalenze da partecipazioni, interpello riguardante la participation exemption, e l’interpello in materia di dividendi. Questa istanza deve essere presentata presso l’agenzia delle entrate alla direzione centrale normativa, attraverso la direzione regionale competente.
L’interpello antielusivo: Questa volta la domanda va presentata nel caso in cui si voglia conoscere l’opinione in merito all’elusività di alcune operazioni, e riguardo alla corretta classificazione di alcune spese. L’istanza deve necessariamente contenere la descrizione dettagliata della fattispecie ed inoltre, la soluzione ideata dal contribuente. Entro i 120 giorni successivi alla presentazione dell’istanza, l’agenzia deve dare una risposta al soggetto. In caso di mancata risposta il contribuente può diffidare l’agenzia.
L’interpello disapplicativo: Questa domanda va presentata per chiedere la disapplicazione della norma anti elusiva, dimostrando che gli effetti elusivi della norma non si verificano realmente. In questo caso è il direttore regionale che, attraverso la direzione provinciale, inoltra l’interpello.
In ogni caso, tutte le istanze devono presentare:
- L’indicazione del tipo di istanza.
- I dati del contribuente.
- La descrizione della fattispecie.
- L’eventuale beneficio fiscale che spetta al contribuente.
- Se l’interpello è stato attivato dal procuratore generale o speciale, l’istanza deve anche specificare la procura conferita secondo le formalità definite dall’articolo 63 del DPR 600 del 1973.