L’imposta comunale sulla pubblicità è un’imposta che regola la diffusione dei messaggi pubblicitari di ogni tipo, dai cartelli alle insegne, dagli striscioni ai veicoli ecc. La tassazione viene imposta dal momento in cui i messaggi pubblicitari vengono diffusi in un luogo pubblico o comunque in un qualsiasi luogo aperto al pubblico. Esistono due tipi di imposte comunali sulla pubblicità: la prima è permanente, e la seconda è temporanea. Questa distinzione si basa sulla durata dell’esposizione della pubblicità stessa. Rientrano nella categoria di pubblicità temporanea tutte quelle forme di pubblicità che vengono esposte per un tempo inferiore ad un anno mentre nel caso di un’esposizione superiore ad un anno si parla di pubblicità permanente. Su questa distinzione si basa anche, almeno in parte, il calcolo dell’imposta da pagare.
Come spiegato poco sopra, il calcolo dell’imposta avviene in base al tempo di esposizione ma non solo, esso avviene anche in base al tipo di mezzo pubblicitario utilizzato. Esistono infatti vari tipi di pubblicità tra cui per esempio la pubblicità ordinaria (insegne, cartelli, volantini…), la pubblicità effettuata con veicoli, e la pubblicità effettuata con pannelli luminosi e proiezioni. Per ciò che riguarda le affissioni, il calcolo dell’imposta va effettuato sulla grandezza della figura in cui si trova il messaggio pubblicitario indipendentemente da quanti messaggi pubblicitari vengono diffusi. Per effettuare il calcolo bisogna tener conto che le superfici inferiori al metro quadrato vengono arrotondate per eccesso a 1 mq, mentre le superfici che superano il metro quadrato vengono arrotondate sempre per eccesso al mezzo metro quadrato. Per le superfici inferiori ai 300 centimetri quadrati invece, non è prevista l’applicazione di alcuna imposta. Prima di iniziare l’attività pubblicitaria, è necessario presentare al comune tutta la documentazione necessaria a dichiarare l’ubicazione, la durata e tutte le caratteristiche della pubblicità in questione. Anche nei casi di variazione della pubblicità con conseguente modifica della superficie utilizzata o della pubblicità esposta è necessario presentare l’apposita documentazione al comune di riferimento.