Una vettura può essere definita aziendale se viene intestata ad una società e se viene messa a disposizione di coloro che la utilizzano solo ed esclusivamente per motivi e scopi aziendali. Alla luce di ciò, durante i giorni di ferie, durante le festività, o più in generale durante i giorni in cui l’azienda è chiusa, l’auto deve quindi rimanere ferma in ditta. Sono interessati alla disciplina fiscale della auto aziendali quindi, tutti coloro che utilizzano i veicoli durante l’esercizio di attività economiche che possono essere attività d’impresa oppure attività di lavoro autonomo. In particolare, la disciplina delle auto aziendali interessa gli imprenditori individuali, le società di capitali, le società di persone, gli enti commerciali, gli enti non commerciali per l’eventuale attività commerciale esercitata, i professionisti e gli artisti. Le norme fiscali suddividono i veicoli aziendali in due grandi macrocategorie: i veicoli con costi integralmente deducibili e i veicoli con costi parzialmente deducibili.
La deducibilità totale è prevista nel caso in cui la vettura risulti un bene strumentale all’attività dell’impresa, ovvero nel caso in cui risulti che senza la vettura, l’attività non potrebbe essere esercitata, o in caso di veicoli ad uso pubblico. In caso contrario è comunque possibile una detrazione sul costo d’acquisto. La percentuale di detrazione è variabile a seconda dei casi ed oscilla dal 40% al 90%. La deducibilità è pari al 40% se il veicolo è diverso da quello utilizzato esclusivamente per l’esercizio dell’attività o se il veicolo è utilizzato da artisti o da professionisti (al massimo un veicolo per professionista). La deducibilità sale all’80% nel caso in cui il veicolo in questione venga utilizzato da agenti o da rappresentanti di commercio. La deducibilità sale ancora al 90% nel caso in cui il veicolo venga assegnato in uso promiscuo ai dipendenti per la maggior parte del periodo d’imposta.